Era come un sogno
Dopo la morte dei suoi genitori, avvenuta in un tragico incidente di macchina, era ritornato nel paese natio per sbrigare tutte le faccende del caso: i funerali con i vari accordi con le pompe funebri, gli annunci dell’avvenuta dipartita.. non aveva tempo per pensare e per soffermarsi a capire quanto quell’evento tragico ed improvviso lo stesse devastando dentro.
Da tempo lui abitava lontano dai suoi genitori ed inoltre si sentivano poco, solo qualche volta per telefono; telefonate brevi e veloci accompagnate da frasi formali del tipo. “come state, come va”.
Molto preso dal suo lavoro che lo costringeva lontano, non si era mai domandato veramente se loro stessero bene veramente in quel paesino e in quella casa in cui aveva passato tutta la sua infanzia e adolescenza.
Al momento dei funerali aveva lasciato entrambi, per le esequie, in quella dimora dove avevano sempre abitato tranquilli e sereni, mentre lui si era preso una camera in un albergo.
Tutto finì in pochi giorni, le esequie, la sepoltura, gli amici, i conoscenti e i personaggi importanti del piccolo paesino e poi se ne era andato per tornare successivamente, su invito del notaio per l’apertura del testamento.
Non era più andato in albergo, questa volta, ma aveva aperto ancora quella casa e si era stabilito nella sua vecchia camera da letto cosa questa che, ora, gli stava scatenando moltissimi vecchi ricordi che in un certo senso, nell’andare del tempo, aveva quasi dimenticato.
Si soffermò stanza per stanza, ora con maggiore chiarezza, a ripopolare la mente del suo vecchio passato.
Ricordi su ricordi si alternavano a fargli sentire la mancanza dei genitori che ora non c’erano più veramente e fisicamente! Scosse la testa e poi pensò che l’indomani sarebbe andato dal notaio per l’apertura del testamento, che essendo lui figlio unico, sarebbe stata veloce e semplice dopo di che avrebbe preso le decisioni del caso ed in men che non si dica sarebbe potuto ritornare alla sua vita di sempre superando in qualche modo il caotico caos che turbava ora la sua mente.
Dopo un pasto frugale, si preparò il letto nella sua vecchia camera e ci si infilò.. gli parve strano quanto tutto fosse ritornato stranamente famigliare, come se quella stanza lo stesse avvolgendo insieme a tutti i suoi bei ricordi!
Trastullato da quei ricordi, pian piano si addormentò.. i sogni in quella stanza si alternavano come fossero realtà.. poi uno strano frastuono, forse uno schianto, lo destò di soprassalto!
Tese l’orecchio attentamente, ma non udì alcun altro rumore e fu in quell’istante che tutto gli parve avvolto come in un sogno..
Solo ora.. per la prima volta si sentiva a casa.