Una stanza. Pareti anonime e bianche , ticchettio di gocce che cadono, stentoreo silenzio che non scandisce il tempo. Solo quell’acqua che scorre in lente gocce sul pavimento‐ flip, flip‐ lenta scivola giù . Una mano. Poggiata sul pavimento nudo, anch’essa nuda , spoglia di identità, ne maschile ne femminile , ne viva ne morta . Solo poggiata m
16 gennaio 2012
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Ti rinchiuderò
affinchè tu non segua i miei passi
stanchi e trascinati
calpestata sotto le(…)