Sono fatta di ombre custodite
Sono fatta di ombre custodite e di luci che non chiedono il permesso. Di silenzi che parlano la lingua dell’anima, e di sogni antichi cuciti sotto la pelle. Non cerco il mondo: lo attraverso. Non grido: sussurro al vento le emozioni del cuore. In ogni mio respiro, dimora un frammento d’eterno che non si vede, ma si sente, “incanto del rumore del silenzio” come la scia luminosa di una stella prima che cada. Porto il cielo negli occhi e la terra nei passi, cammino tra le fenditure del tempo come chi conosce la notte, ma ha scelto la luce. Non appartengo a chi osa solo guardarmi, ma a chi mi riconosce, mentre mi legge l’anima, perché io non sono ciò che mostro, ma ciò che vibra in silenzio sotto ogni parola taciuta. Sono l’uragano e la tempesta. Sono fatta di silenzio e forza, di passi che non chiedono permesso. Non urlano per farsi notare, ma lasciano tracce ovunque vadano. Sono una ferita guarita con la sorgente dell’anima, Il mio inchiostro è la vita, ci attingo la penna dei miei sogni e divento Scriba, di ogni mia attesa, di ogni mia scelta, dove ogni lettera pesa come un destino, e brilla come una promessa nel frammento di infinito che prende forma.