E poi ascoltando Renato Zero,nella sua bellissima "Ed io ti seguirò",provavo emozioni stillanti sconforto e malinconìa senza ritorno; mi domandavo che senso avesse mai potuto avere il mio vivere qui,in un mondo totalmente grigio ed infame...potevo soltanto computare i due‐tre decenni che mi restavano da vivere‐secondo la media biologica umana maschile‐ prima di terminare questo doloroso,infelicissimo e disperato viaggio chiamato vita.E quell'idea mi arrecava un sollievo,sia pure minimo...
15 gennaio 2012
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La vita nelle sue tortuose coincidenze ricorrenti...una specie di spirale dal moto continuo reversibile.