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Ho una grande malinconia, un grande amore, una parola, non so quale, da dire.
Ero abituata al silenzio: ma questo che s’è fatto dacchè sei partito è così grande!
Minuto per minuto, in questo assurdo silenzio gonfio d’indicibile, aumenta la prostrazione, la fissità vana dello sguardo, e il sapore di terra in bocca.
Non ho più voce per parlarti. Soltanto le mani sono ancora dolci.
Eppure, è amore, è dolore, una cosa orrida e meravigliosa. Vedere nel suo cuore, ho meritato questo dono spaventoso.