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Non bisogna sempre sapere tutto l’uno dell’altro. I segreti non ostacolano la felicità.

Se dovessi dare una definizione di felicità, sarebbe questa: la felicità basta a se stessa, non ha bisogno di testimoni.

La felicità è una cosa semplice, è vero. Ma è anche un baule pieno di libri da scartare!

Gioia è quella cosa che non c'è tempo di spiegare, perché non ne va sprecato un solo istante.

Bisogna imparare a star da sé e aspettare in silenzio, ogni tanto essere felici di avere in tasca soltanto le mani.

Non debbono esserci bambini infelici, a questo mondo. È tutta qui, in fondo, la nostra speranza. I bambini rappresentano il futuro. Se non vi fossero bambini infelici, l'avvenire sarebbe lieto e sicuro.

Non sono né triste né lieta: sono una forma di sensazioni indefinite.

Tutta l’infelicità del mondo nasceva dalle troppe menzogne, quelle intenzionali ma anche quelle involontarie, tristi frutti della fretta e dell’indecisione.

A monte, c'è una qualche ferita, perché io credo che se uno fosse perfettamente felice e in pace con se stesso non gli verrebbe in mente di scrivere poesie.