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Ho quattro punti a mio sfavore: sono nero, sono basso, sono intelligente e ho una patologia.

La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.

Quanto più si procede nella scala morale, cresce la sensibilità, che è massima negli elevati ingegni, ed è fonte delle loro sventure come dei loro trionfi.

Tante e tante analogie tra l'alienazione ed il genio, se non dimostrano punto che l'uno e l'altro si debbano confondere insieme, ci apprendono tuttavia come e perché l'uno non sempre escluda l'esistenza dell'altro in un medesimo soggetto.

Anche del genio, purtroppo si disse, come del pazzo, che nasce e muore solitario, freddo, insensibile agli affetti di famiglia e ai convegni sociali.

La comparsa di un singolo grande genio vale più della nascita di centinaia di mediocri.

Nel vocabolario italiano, "idealista" diventa sinonimo di "fesso" e "intelligenza" di "furberia".

È la prima regola di tutte le interviste potenzialmente delicate, non passare all'attacco finché non è necessario, prima vedi se l'altro non si frega da solo.