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Qualche volta penso alle cose che mi piacerebbe scrivere. Vorrei fare un romanzo come un ologramma, un libro che, spaccato in quattro e aperto in ogni sua parte, continuasse a mostrare un'immagine intera e perfetta. Detto in altri termini, il mio(…)

La solitudine significa anche: o la morte o il libro. Ma innanzi tutto significa alcol.

Scrivevo tutte le mattine, ma senza un orario, mai, se non per cucinare. Sapevo quando dovevo intervenire perché il cibo bollisse o perché non si bruciasse. E anche per i libri lo sapevo. Lo giuro. Tutto, lo giuro, non ho mai mentito in un libro. E(…)

Quando, intorno a noi, le cose terrene diventano insignificanti, solo i libri conservano tutto il loro valore.

Chi non legge resta uno stupido. Anche se nella vita sa destreggiarsi, il fatto di non ingerire parole scritte lo condanna ineluttabilmente all’ignoranza, indipendentemente dai suoi averi e dalle sue attività.

Ora che ho pubblicato un libro, ne sono molto gratificato, ma anche un po' imbarazzato.

Io sono contentissima di vendere; e saper vendere libri si chiama successo. Mentre invece vincere i premi mi ha fatto bene all’ego.

Che cosa si conserverà nelle biblioteche del futuro tra le reliquie dei grandi autori del presente? I file originali delle loro opere?

Vorrei semplicemente dire di non farsi influenzare dai trend del momento per scegliere un particolare libro o autore.

L’editore è un industriale come tutti gli altri, deve conoscere la sua clientela e deve saperla accontentare, il libro è per l’editore un prodotto come gli altri, bisogna che piaccia e bisogna che sia ben presentato. Lanciare un libro è come(…)