Il ricordo, quest’attimo roccaforte di pienezza d’essere che ci fortifica l’animo e attraverso cui sperimentiamo la gioia di agire e vivere emozionandoci del nostro trascorso e dell’esserci fatti un poco di spazio tra gli altri esseri nel mondo? Che prezzo può avere in una società tutta dedita al “prezzo” nel senso del denaro e dell’utilità pratica troppo arida per la poeticità fragile, ma dissetante del vissuto?