Ogni nostra attenzione per l’altro, ogni nostro atto d’amore non va perduto, ma vive in eterno nello spazio e nel tempo. Come un’orbita, fa ritorno al punto di partenza e rende felice chi più ha donato. (da "Ecce me Domine")
Chi dirige i nostri passi? Quale forza ci spinge verso una meta di cui non conosciamo nulla, salvo che è identica ma a un tempo diversa per ogni essere umano? Perché è vero che tutti nasciamo e parimenti cessiamo di vivere, ma la parentesi che si apre fra questi due estremi ha una consistenza che varia da uomo a uomo e rende l’uno felice e l’altro triste, l’uno martello e l’altro incudine nella fucina della vita. (da "Ecce me Domine")