Se neghi all’uomo la speranza che possa riscattare gli errori che ha commesso in questa vita facendo ritorno nuovamente nella carne per riaffrontare le prove che non ha superato e misurarsi con prove nuove, gli togli la possibilità di riscattarsi e lo condanni a dipendere da chi si erge a giudice dell’esistenza stessa e amministra le faccende religiose. (da "Ecce me Domine")
Chi dirige i nostri passi? Quale forza ci spinge verso una meta di cui non conosciamo nulla, salvo che è identica ma a un tempo diversa per ogni essere umano? Perché è vero che tutti nasciamo e parimenti cessiamo di vivere, ma la parentesi che si apre fra questi due estremi ha una consistenza che varia da uomo a uomo e rende l’uno felice e l’altro triste, l’uno martello e l’altro incudine nella fucina della vita. (da "Ecce me Domine")