Carmen Laruccia
  • 23/08/1974

Scritti da Carmen Laruccia

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I giorni si tingono della luce di settembre.

Comprendo quegli amori che sbiadiscono con l'andare dei giorni, ingrigiti dal lavoro, le disattenzioni, le quotidianità. Si spengono come colori ad acquerello e lasciano solo l'impronta di ciò che è stato.

C'è chi indossa l'amore e chi ne fa una prigione.

Ci abituiamo alla mediocrità ma sentiamo la mancanza dell'eccellenza.

Chi lotta per la felicità merita di essere felice.

Ci sono nubi che il sole non riuscirà a disperdere.

Lascio agli altri la possibilità di essere solo quello che appaiono.

Una menzogna ripetuta a lungo diventa realtà.

Così come ascoltando il suono di una conchiglia senti che appartiene al mare, guardando in fondo agli occhi di chi ama, intuisci l'appartenenza ad un cuore anche se lontano.

La vita è fatta di nuovi incontri che schiudono porte, emozioni ed intelletto. Belle storie da scrivere in alcuni casi, altre volte, parentesi all'interno di un capitolo. Il finale è quello che capita, dopo pagine di sguardi, parole e spazi bianchi(…)