Luciano Tarabella
  • Collesalvetti
  • 10/01/19?7

Biografia

Stupefatto dal tempo e dalla vita. Innamorato della poesia fino ad abusare di lei violentandola in tutte le posizioni meno quella del missionario.

Segni particolari

Sognatore di lungo corso, fuori dall'ingranaggio come il chicco di caffè caduto sul tavolo. Pesce fuor d'acqua e dalla boccia di vetro. Il più grande poeta di tutti i tempi. Anche quelli supplementari!

Scritti da Luciano Tarabella

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Non ho niente da perdere. Solo il portafoglio.

A volte è meglio prendere un virus che prendere moglie.

Non ho parole. Ne approfitto per stare zitto.

I nevrotici muoiono esalando il loro penultimo respiro.

Quanto ho sofferto nel 43! Porto il 46!

A chi ci prende a pesci in faccia, risponderemo con scatolette di tonno.

Tanto va la gatta al lardo che si trova a Colonnata!

Chi usa una persona come esca è un verme.

Per le donne i cosmetici sono bugie dette a fin di pène.

Il Cimitero è il più scontato dei luoghi comuni.