A ottant'anni

A ottant’anni
iniziare a scrutarsi dentro
è come scendere una scala lunghissima,
dalla soffitta fino ai cantinati,
udendo ignoti piedi già battere sul tetto,
ed è strano che in basso sia tutto così chiaro
e illuminato laddove in alto c’è quella luce a sprazzi
di un neon quasi scarico che pulsa,
e in quell’andare lento con le mani strette
alla ringhiera, ora mi chiedo,
io che l’accompagno, se mai una risalita
seguirà la discesa, o se ai vecchi si alleggeriscono
le ossa come agli uccelli per essere da terra
pronti a volare.