ALEXANDRA GINSBERG

Ho visto mani maritarsi
al santo vincolo sessuale
divorziare sotto il tempo
di una cassa in quattro quarti
vedo visi rilassarsi 
corpi. volti su al celeste
occhi aperti soli e pene
dolorose sanguinanti
scemi mobili di vita
date anche un'unghia rotta
la speranza di una luce
come credere mia sposa
il tuo sorriso inesistente
sotto al giogo del tuo morto
vivere di pene, falsi
ricamati discorsini
mani calde e labbra tese.

Ho visto dita rilassarsi 
nella valle del perdono
ricercare un gridolino 
un sommesso pio richiamo
a quelle donne naturali
senza dubbi di conteggio
soldi, copri e ripulisci!
Vedo labbra dirsi addio
senza l'onere del tocco
convenevoli di un ladro
con il corpo di un'arpia
modellato tra le rocce
delle acque a due cascate
oro puro e piombo d'oro
piume d'oca e dorsi piuma
dove stendere la voglia
la richiesta incontrollata
dell'affetto mai avuto.