Alla finestra

La riva è spezzata
dal languore del bianco
che si muove
come un fantasma marino,
il tetto è aguzzo e sopra
ha un gabbiano che plana
come un ricordo d'infanzia,
questa è la notte che arriva, questa è la notte
che sbatte la pioggia che arriva, che mescola
il giorno alle vele e tracima,
alla finestra io non sono
negli occhi che vedono
ma sono l'ombra del tetto che plana,
sono un pezzo di cielo,
sono a sinistra del nome
dove il verde smeraldo è più chiaro.
Lei si sporge alla finestra e mi vede
e non riconosce il mio viso,
ma canta e ricorda di un volo
quando era bambina
e canta di dio
ed io sento
ronzare una mosca, e ritorno.

(A Gaeta)