Amore

Entrano echeggiando
Dalle porte vuote,
spiriti felici senza corpo,
appartenuti ad un’ epoca che fu,
vortici di vento e speranza
per una nuova vita che sorge.
Il sole porge il suo cantico
In rime novelle e quattro quarti,
ritmo lento scandito dal rumore
dei mulini a vento che pestano il grano.
L’imago imperturbabile,
Simona che dorme,
il suo piccolo corpo avvolto
da coltri protettrici.
L’innocenza et il candore
Dei capelli corvini
Che accarezzano il gentil viso,
ed i suoi dolci occhi,
che amo più di ogni altra cosa.
Vorrei che per te fosse
Una primavera imperitura,
che sia eterno il fiore della tua innocenza.
Prego per te e la tua dolcezza,
prego che tu non cresca.