Attendo

E' un lento rigirare senza sosta
sul luccichio di un thé,
il vapore si spande
etereo sui miei pensieri.
Si resta sempre attoniti
nelle assenze che premono
forte sul petto,
é come un malore che squassa
il tuo cielo precipitando nuvole.
E giù a dirotto senti l'algore
delle parole non dette
dei saluti mai fatti
delle promesse smesse
degli addii incompresi
riempirti l'anima
e dilaniartela,
un fiume di precipizi
senza scampo,
il baratro che ti aspettavi
si apre impietoso
sulla coscienza
e vivi...
respiri ancora
l'agonia di un verso
salvifico e mortale.

Matteo Cotugno
04‐01‐2020