Bambini poveri

Vestiti di stracci
sporchi e cotti dal sole,
il naso è una sorgente
di aria pura e brividi,

gli occhi vivaci parlano
di piccole mani nere
abituate al freddo
in mezzo alla natura,

collane colorate
sui poveri tessuti
le spalle dritte libere
da zaini di scuola,

non stringono penne
per scrivere e imparare,
la loro poesia è un sorriso
non un gesto di memoria

e dice quello che c'è da sapere
non vi è lamento nel VIVERE
quei dentini bianchi aperti sul mondo
è il solo e unico piacere.

Vittoria Carrassi