Certi fiumi

Certi fiumi
non diventano mai mare,
si scontrano con sassi acuminati
e frange di pensieri aggrovigliati.

Non scorrono su greti levigati,
si perdono in anse immacolate
ed urlano tristezza ai quattro venti,
colpendo, un po’ a casaccio,
le ali giallastre dei gabbiani.

L’oceano li costringe ad arretrare,
gravando sulla terra la portata
di acque limacciose e schiaffeggiate.

Quale peccato atroce avrà commesso
colui che si scontra coi potenti
e, indifeso,
procede sul ciglio della strada?

Forse uno solo,
intuire l’arroganza del tiranno,
schivando le schegge delle bombe
e poi sperare!