Come un castello

Non sapendo quale castello costruire, alzo ogni mattone come se fosse l'ultimo.
Di un destino ingrato mi rendo partecipe, e come sua grazia divento carnefice di un opera che di più pennelli si vede circondata.
Scrutando la folla cercavi il tuo re, ma di castelli di pietra ormai non ce n'è, solo autostrade ricoperte di fango, e tristi cancelli... scusate se piango!
Tu che d amore ti chiami signore, porta il mio cuore in un posto migliore.