Come un vecchio gabbiano

Volo in zona,
plano in circolo su queste misere e desolate lande.

Le ali ancora mi sostengono ma colgo
il passar del tempo nello slancio alle altitudini e
nelle strabilianti traiettorie dei nuovi nati.

Mi nutro, ora, più di vento
per l’imprecisa vista verso il cibo.

Per istinto emetto continui e sottili striduli
più simili a lamenti che a richiami
e al contempo cerco, ininterrottamente,
correnti ascensionali sì da sollevarmi,
seppur di poco, da questa Terra.