Coscienza

La mia indifferenza non basta, agonizza! Rotolo la mia disperazione come grigi macigni, tra calde lenzuola di gialla angoscia percuoto la mia nuca come scacciare un insetto.   Passeggi fiera nel mio cervello, con finta discrezione, ipocrita! All’ imbrunire ti sporgi dai lucernai della mia nera soffitta Abiti i miei pensieri, ti cibi ingorda dei miei sogni, abile fomentatrice dei miei incubi!   Come fanciulla di pizzo, ti muovi leggiadra, da un capo all’altro del mio cranio la tua gonna ti segue danzante, ipnotico serpente, sadico protendere del tuo perseverare.   Dannata fiamminga artista, dipingi nelle mie stanze sentenze d’ universo, rosse ferite di rimorsi viola. Cinica cacciatrice di misericordie, prendi al lazzo la mia con abile polso!   Ed il capo mi duole, maledetta! Funebri concerti d’ oboe strozzato s’ insinuano, affondo le unghie nelle tempie inermi, inutile sollievo d’ istante folle.   Ma tu procedi, sadica condanna! Scivoli nel mio orecchio come caldo fluido d’antiche fiale, acre odore, rancido, sepolcrale, t’insedi nelle mie vene come implacabile laudano.   Complotti con i miei Demoni, trame di verdi vendette, avvizzisci i miei sogni divorati da neri sciacalli, non v’è fuga, no v’è nascondiglio, il tramonto porta con sé bramosie d’una lieve alcova.   06/10/05