Donne di Bosnia (ricordando la Guerra dei Balcani)

Albeggiava lontano
sui campi sperduti e incolti
mentre si muovevano stanche
alcune donne di Bosnia.

Ogni passo seguiva il cammino
di lunghi silenzi
e segnava il ritorno
come un filo lungo un’intera vita.

Spigolosi profili in ombra
rannicchiati nel velo
come un rifugio alla paura dei giorni.

Ma dietro quelle labbra sottili e bianche
s’agitavano infinite parole
spezzate violate frantumate
in un groviglio umido e caldo
sotto la lingua.

Stanche donne di Bosnia
sperdute e incolte come la loro terra.

Chissà se un germoglio nuovo
scioglierà un giorno
quel groviglio di coraggio
sepolto proprio lì

sotto la lingua.

Dal libro “Nel migrar dei giorni” 2000