E il cinguettio dei passeri...

E noi appresso al tempo
a disperderci nel furore degli spazi
tralasciando le intercapedini
e il cinguettio dei passeri
soggiogati dalla frenesia dell’istante
che tra le dita scema
come un granello di sabbia
in balia degli istogrammi.

Stanchi
di cammini lineari
scuotiamo i passi alle ombre
e l’intimità ci assale
come notte ripudiata dal tramonto
mentre i calici sobillano
l'adunanza di verità indigeste
e vacillano scettri
sulle polveri di sevizie e baccanali.

L’orgia
di un sapere assorto
riscrive il mio stato emotivo
e la rabbia si commuta in preghiera
d’anagrammi imperfetti
sull’eco di litanie spulciate tra i ricordi
mentre il tuo seno trema
al vezzo ardito
d’un mio bacio immaginario.