Gli sguardi di una madre, da “Nel migrar dei giorni” 200

Sono sguardi
quelli di una madre
umidi e dolci
come pozze di rugiada
appena velati da segreti tremori.

Frementi attese
rassegnati istanti.

Ombreggiar di ciglia
Guizzar di vacui lumi.

Sono sguardi
quelli di una madre
che depositano sul cuore
sabbia senza tempo

E rimangono lì
a scandire i giorni
come una clessidra vuota.