Ho camminato cento passi

Ho camminato cento passi

e poi altri mille ancora

alla ricerca di mani nuove

e pergamene su cui scrivere.

Ho assaporato il senso dell'oblio

e l'onnipotenza dell'amplesso

prima di cadere dall'olimpo

restituito agli inferi

come avanzo di cielo

in balia d'epitaffio

che sbeffeggia il sepolcro

assetato di sguardi.

Non ho più gli occhi

dell'amore indulgente

ma tic tac e bon bon

a balbettare in un pugno.

Ho camminato cento passi

e poi altri mille ancora

nella solitudine di una stanza vuota

osservo i ricordi di anime in giubilo

ora cadenze astratte

di un giorno lontano

e un Dio che mi ascolta

nell'apatia di uno sguardo annoiato.