I piatti

Riposti con cautela, attendono pazienti,
Gli assoli e le armonie dei tanti altri strumenti.
Poi vicini, perfettamente paralleli
Si sollevano a mezz’aria,
Tesi. Pronti al loro momento.
Fermi. Senza neppure un sussulto.

Finalmente, tra le righe, tra le chiavi
E tra le note, arriva quella a loro riservata
Si toccano e si schiudono come un fiore
Mentre l’aria vibra tutta
Di un metallico rumore.