Ire di cesari

L'uomo pallido va lungo aiuole fiorite,
Con il sigaro ai denti, vestito di nero:
L'Uomo pallido ripensa ai fiori delle Tuileries
E a volte l'occhio scialbo ha uno sguardo ardente... Ebbro, è l'Imperatore, per i vent'anni d'orgia!
Si era detto: "Sulla Libertà voglio soffiare
Delicatamente, come su una candela!"
La Libertà rivive! Lui si sente sfiancato! Prigioniero. Oh! quale nome sulle labbra mute
Trasale? Quale implacabile rimpianto lo morde?
Non lo sapremo. L'Imperatore ha l'occhio spento. Ripensa forse al Compare occhialuto... Come
In quelle serate di Saint Cloud, guarda filare
Dal sigaro acceso una nuvoletta azzurra.