Karol

Il grano maturo
riflesso nell’oro dei capelli,
l’immacolato manto
steso sul mondo
come le nevi perenni,
il buio degli occhi
rischiarato da una croce
di sostegno e pianto.

Dalla vetta più alta
un baluardo ai cuori sperduti,

unica arma il dolore,

scavato nel tremore del giorno,
vissuto nel pianto delle genti,
amato nel ritorno alla vita
dopo ogni notte straziata.

Valli e pianure,
confini di filo spinato,
quel nome amato ha bruciato
l’urlo dell’uomo
in un fuoco divampante:

“Karol,
totus tuus  per sempre!”

Dal libro “Oltre la curva del tramonto” LietoColle Editore, 2014,
vincitrice Sezione Poesia Religiosa alla 3^ Edizione del Concorso Letterario "Città di Sant'Antonio Abate" Messina