L'orologio della vita

Ieri, solo ieri, mi pare   paffute manine di bimba
afferravano i miei riccioli neri
e tiravano e stringevano
e strappavano occhiali dal naso   Solo ieri agitavo paziente
marionette imbottite di stoffa
davanti a due occhi incantati   Solo ieri la mia voce smarriva
fragili paure accoccolate
su tremule labbra in bocciolo   Solo ieri asciugavo col dito
seguendo il percorso sul volto
acerbe lacrime affacciate alla vita   Solo ieri con moto d’orgoglio
nascosto il sorriso tra i denti
insegnavo ad amare l’amore   Oggi, solo oggi, son certo   guardo le mie rughe assorto
due braccia mi cingono il petto
e labbra sbocciate sussurrano
“dai, cantami ancora una fiaba”.