La casa vuota

Forse mai tanto vuota
mi è parsa la casa,
da quando quel morbo
le strade ha diviso per giorni.

Ora i giochi son fermi
le pupe giacciono mute;
dov’è quello spirto di gioia
che tu da sola infondevi?

Anche il dì così muto
in notte mi sembra cangiato;
nel buio è gravoso ancor più
auscultare un respiro che manca.

Sarò solo accanto alla porta
ad attendere i piccoli passi,
a tornare a gioir del perdono
che sempre i tuoi ricci mi strappan.