La grotta dell'angelo

Moltitudine di anime,
nella vasta grotta,
ascoltano, in silenzio,
la parola del Signore
e pregano.

Lo sguardo
sorvola tutt'intorno,
nella sacralità del luogo,
mentre l'emozione
cattura la gola
e gocce salate,
trasparenti,
luccicanti
come cristalli,
sgorgano
dagli angoli degli occhi,
onde scivolare giù,
lungo le guance,
inarrestabili.

Le mani si congiungono
per una silenziosa preghiera,
intanto che la mente corre
a ritroso nel tempo,
immaginando il toro,
immobile,
nel rifugio precario
e la freccia scagliata
dalla mano infuriata,
tornata,
come un boomerang,
a colpire il mandante,
in quella grotta tra le tante,
in una zona impervia
e incontaminata.
Ancora pura.

La grotta
prescelta dall'Angelo,
consacrata
dalla Sua stessa presenza
eterea,
celestiale,
paradisiaca.

La grotta in cui Michele,
Arcangelo di Luce,
Agguerrito Capo
delle Guarnigioni Angeliche,
Intrepido Vincitore
di orde di angeli del male,
ha salvato l'animale
ed è apparso,
Messaggero proveniente
dalla Dimensione Divina,
su quest'angolo di mondo,
a dare prova di sé
e del Suo Mondo,
Eterno,
Perfetto,
Immutabile.

I miei piedi
calcano la terra
che hai calcato Tu
e, per questo,
il mio cuore esulta.