La tomba di Edagar Poe

Tal ch'in Lui stesso infine l'eternità lo muta,
Il Poeta staffila con una spada nuda
Il secolo atterrito di non aver udita
La morte trionfare in voce sconosciuta! Idra che ascoltò l'angelo con un vile sussulto
Mentre dava alle voci del volgo un senso puro,
Essi lo proclamarono sortilegio bevuto
Nel gorgo senza onore di qualche fiotto cupo. Del suolo e della nube avversari, o lamento!
Se con la nostra idea non avremo scolpito
Sulla pietra di Poe un rilievo splendente Quieto masso quaggiù caduto da un oscuro
Disastro mostri almeno la fronte di granito
Alla nera Bestemmia che vola nel futuro.