Le lucertole

La sera guardo
le persone come persone
e le luci delle case popolari
le sento sussurrare
storie tristi e caldi abbracci
quando le tende scostate
tradiscono un sorriso
le mani intrecciate
la luce si spegne
e le persone fanno l’amore
chissà con chi
con quali storie
con quanti baci.

La sera penso
alla vita del signore
che porta a spasso il cane
dietro le staccionate bianche
se quando la sua ombra
si allunga sotto i lampioni
sorride come quando era bambino
e che quella passeggiata
lo faccia volare
fuori di casa
la moglie lo aspetta
alla luce dell’abat‐jour
gli manca.

La sera sono solo
alla finestra
una sigaretta dietro le tende
la gente fuori
non fa rumore
io aspetto che qualcuno bussi
le nocche sulla porta
o che gridi il mio nome
dal giardino
come quando da piccolo
scendevo a giocare
col pallone tra le braccia
e sorridendo mi buttavo
con le ginocchia sulla strada
ore sotto il sole
a cosa pensavamo poi
non facevamo l’amore
non aspettavamo nessuno
guardavamo le lumache
e ci chiedevamo dove fossero
prima della pioggia
e se le lucertole quando crescono
diventano serpenti
o coccodrilli.