Lobotomia

Un mattino qualunque,
tacchi bucano l’asfalto
come scavi di trivelle.
Tintinnii di orecchini,
bisbiglii metallici,
mercatini meccanici
giostre in movimento,
odori di kebab,
un telegiornale sbraita
da chissà dove,
distrattamente osservo un albero,
poveretto … sembra un gingillo
fuori posto
come le parole a caso,
tanto per dire,
tanto per cucinare qualcosa,
tanto per dormire una notte
qualunque,
tutto confluisce
nell’unico fiume,
orgia di liquidi seminali,
scarichi di lavatrici,
neonati nei bidoni,
città bidonville,
teste ciondolanti,
bambolotti senza pile,
il sole scalda meno,
ottobre è vicino,
passo dai cinesi,
le pile sono
a buon mercato!