Mappe

Traccio mappe con le mani, ad occhi chiusi,
pressioni al limite dell’attrito, disegno contorni,
linee morbide, mai spigoli solo tondi,
scivolo su seta  seguo i rilievi,
quando  posso affondo in umidi recessi,
ad occhi chiusi, riconosco paesaggi,
odori e  brividi diversi,
foreste e piccoli boschi, se toccati,
si agitatano,  in continui movimenti ,
terre ora addormentate, unite in un brivido costante.
Tolgo le mani, il tempo tra mano e labbra,
il mondo si accende, generosamente si offre,
il sotto diventa sopra, il deserto  fiume  poi mare,
labbra umide cercano, quell’essere  insonne ed insolente,
invidioso del tuo sospiro, per dargli  nome ed affogarlo,
senziente, nel miele dalla voglia generato.