Mare

Conchiglie concave nell'azzurra sabbia
abbaiano ai baffi del re di bastoni.
Giovenche giulive, che mai par che abbia‐
no visto il mare, si affilano i dentoni,
pronte a inghiottire la stella polare.

Saltano siringhe di tonni fra le panchine
degli scogli solitari, e sembrano falene,
mentre le lingue viscide delle rape marine
s'attorcigliano ai malleoli dell'untuose balene.
Intanto s'appresta la frittata a ruotare.

Dai tanga stretti, affondati nelle chiappe,
vanno i grassi motorini senza padrone.
Il ventre flaccido dell'orso in ciabatte
si spalma e si grattugia nel solleone,
nell'attesa della grande friggitrice.

In giro vanno per l'aria secca di agosto,
con gli occhi in tasca, merluzzi truzzi di paese.
Il caimano presidente gira le gambe arrosto,
offre bibite ghiacciate e si mostra cortese,
nell'attesa dell'immesa, sott'olio, alice.