Mi ricordo tua madre (una donna di montagna)

Mi ricordo tua madre
il suo sorriso bianco
e il suo tormento lungo
sciolto sui capelli
aggrovigliati d’edera.

Quando i mattini
s’adombravano di sonni e mugugni
eccola mitigar l’incedere
con pensieri puliti e dolci
come di castagne
e geloni di brina adocchiati qua e là.

Mi ricordo tua madre
la sua casa le sue cose
l’odore di menta dei pizzi nei cassetti

E quell’uggiore
di tramonti solitari
spersi nella bruma
come i suoi occhi

Liquidi ricordi
di un’ombra che passa e va
sui nostri cuori
in un frullo d’ali all’orizzonte.

Da “Nel migrar dei giorni” 2000