Pensieri serali.

In questa giornata che mi appare lenta,
lenta sinuosa si muove la sera
fra i lucidi specchi avanzati dal pranzo.

Giochi di polvere sulla mia finestra,
...ricordano dita e sottili effusioni
spezzate dal tempo, uccise dal pianto.

Volano bassi gli incauti piccioni,
odore di antico ora va per le strade,
c'è fumo e davanti a un semaforo spento

resta impassibile, ha gli occhi di vetro,
ha borse pesanti e figli già tanti,
dalla pelle scura, una zingara stanca.

Ho colpe sul petto e mi pesa la schiena
perché troppe volte ho pregato in ginocchio,
nel buio di scale e fra auto rafferme.

Violenta stracciavi poesie ed immagini
profumi non restano ed occhi non guardano,
ma una parola ho da dire al mio vento:

"Vento non porti che gelido inverno
su valli spinose che il sole ha scaldato,
sull'arida terra che frutti non colse.

Sui giorni di luglio afosi e affannati,
sul sale di gote da carezze asciugate,
sui fiori non nati nonostante l'estate.

Che il mio ricordo, dolore più atroce,
fra mosche affamate sarà seppellito,
nel luogo più antico dove mai v'è la luce!"