Poesia
Quel ventisei Luglio
Si appostò
dietro la fronda
ferrosa
Origliando da lontano
la favella
di due estranei
Poi, assorto
tornò nel
suo frangente
Non era mai stato
una iena
Era gracile
un uomo fragile
Nella sua esilità
sentì un friccico
quel ventisei Luglio.
Nulla più, nulla meno
l'ardesia si sfaldò
Quell'ardesia...
era lui
sfaldato nei ripiani appiattiti
del suo intelletto.