Questo mare

Era lo stesso il mare che guardavi, poeta
e io ne vedo tanti, con i colori che hanno drappi
di prati lungo i fiumi e i campi a primavera
sconfinati, senz'alberi di cinta, senza muri
ma vedo l'onda vomitare dall'utero la morte
lenzuola color alba sugli occhi insonni e il suono
appena, piano del tramonto correre l'ombra
mano a mano, farsi nero questo mare
che sembra non sapere della notte
che porta dentro e culla stelle nel suo abisso,
le spinge a fondo, lava le spine
col sale cura il peso
dei passi, con la corrente il sangue
e l'acqua sa di ferro più forte quando tange
l'arena, quando piange.