Resurrezione

L’occhiata nemica
del mondo
(o il tuo non ascolto …?)
annichilisce il marasma
del dettato secolare,
pause temporali
stanche e strofinate
di sangue,
e noi,
piatti come una lisca
che si lascia buttare
nel mare
o ancora più piatti,
sottili come quei sassolini
piccolissimi e bruciati
dal sole
che si insinuano perversi
tra le dita di piedi
veloci sulla spiaggia.
C’è una nave che passa
all’orizzonte (immagine scontata),
potremmo raggiungerla,
(il dove della poesia, banale)
e poi salire, ecco salire
solo per un attimo,
un attimo di resurrezione.