"Tanta Merda"

Nessun "deus ex machina" a mutare l'epilogo di questa tragedia. 
Attore principale, sceneggiatore e regista,
hai avuto più volte occasione di cambiare il finale.
Ma sei stato irremovibile 
e l'hai voluto in un bagno di sangue.
Il lieto fine non sarebbe certo stato facile da realizzare,
ci voleva molto più impegno, 
avresti dovuto mettere in gioco la tua faccia, 
il tuo futuro e il lavoro di una vita intera.
Avresti dovuto escludere dalla scena 
personaggi a cui non hai voluto mai rinunciare.
Meglio non rischiare: se poi fosse risultato un fiasco? 
Avresti perso tutto.
Meglio il certo per l'incerto, allora,
e il botteghino pieno.
Hai messo sul piatto della bilancia attore e attrici 
ed hai scelto, 
con "coscienza", 
scene e "personaggio" da tagliare.
All'ultimo atto qualcuno insomma doveva pur soffrire,
bisognava solo scegliere chi e come.
A conti fatti non hai avuto dubbi: 
meglio il finale tragico,
più prevedibile ma più sicuro,
chè tanto ogni personaggio trova sempre un altro regista che lo sceglie,
e lo fa suo.
Certo la sofferenza è maieutica d'ispirazione
e inoltre le lacrime attirano il pubblico 
e il dramma è foriero di immensi successi.
Scelta vincente dunque.

Non sarò presente alla prima, 
mi spiace.
Ho aspettato dieci mesi questo momento, 
ma ho letto sull'agenda che quella sera sarò morta.
Carrozze e cavalli a iosa fuori dal teatro,
raccogli fiori e applausi 
e concedi ancora la tua presenza quando ti acclameranno. 

Sarai bellissimo vestito di nero dentro l'occhio di bue.
Porta pure per mano sul palco l'attrice principale, 
porto sicuro dove approdare.
Nessuno si accorgerà che camminerete piano,
per non scivolare.
Il palco ricoperto di sangue
sembrerà a tutti un gioco di luci 
per essere in tinta con il sipario crèmisi. Sarà un successo: "tanta merda"