Te ne sei andato

Te ne sei andato, così all'improvviso,
in quel silenzio che, giá, ci aveva diviso,
noi due che, un tempo,
c'eravamo amati così tanto
ma quell'amore, hai distrutto,
con il tuo comportamento.
Io, il tuo perno,
tu, a me, abbarbicato,
come fossi albero,,
con robuste radici, ben radicato.
M'amavi e, per contro,
troppe volte, m'hai umiliata,
dall'insana gelosia,
la tua mente, era traviata e tormentata.
Le torbide paure, scaturite dal vissuto,
si son rivolte, a te, contro
facendo in modo
che, chi amavi, maltrattassi,
comandato da certi biechi impulsi,
screditati con richieste di perdono,
arrivate sovente,
a tamponare il mio cuore sanguinante.
Solo a me, hai giurato eterno amore,
solo a me, hai dedicato le tue ore d'una vita,
perché dunque hai fatto sì che fosse giá finita?
Tu m'amavi, ma il mio amore hai disgregato,
la passione che ci univa, hai annullato.
Lacrime, d'amaro pianto,
i tuoi occhi hanno sgorgato,
quando, al fin, ribellata, mi sono, al fato,
quando, in un momento,
la tua donna avevi perso
e il mondo intero t'è crollato addosso.
Te ne sei andato,
nella dimora di quell'altra vita
ma, la tua casa, non hai mai lasciato,
sei andato via in silenzio, di soppiatto,
lasciando tutti noi nello sgomento.
Ed il mio pianto,
che, mai, avrei creduto di asciugare,
per te, s'è materializzato,
nel ripensar all'amore che, tra noi, c'è stato,
in un'unione che, a parer di Dio,
lassù, nel Cielo,
dovesse essere perpetua e indivisibile,
solo, da morte, resa scindibile.