Tre Cento quattordici

Il sabato è uguale alla domenica,
la domenica  è il sabato sbronzo,
imbolsito dalle ore di bagordi.
Di sabato succedono gli entusiasmi,
il sonno è la mosca schiacciata
in fretta, la domenica  è sabato
contrito che si scusa del ritardo,
vestito come ieri, rumoroso quando
suda la mandata del rientro.
Io, come voi, ho tanti sabati
e tante domeniche, i miei sono fatti
di rame, di pollici ed amarene, di poche
feste e molti scanni.Io so esattamente
cosa voglio, ma mi ammalo proprio
mentre vado a prenderlo, così
digiuno dal bersaglio. E' come se
decidessi di acquistare la felicità
di sabato uscendo poi la domenica,
quando dietro le saracinesche dorme
l'ultimo paio di contentezze.