Troppo piena e troppo vuota

Troppo piena per poterla chiudere
troppo vuota per non volerla riempire,
basterebbero vesti senz'anima forse
mai indossate, mai sfilate 
forse mai neanche vesti

In questo viaggio 
la valigia è questa mia cara me!

Troppo piena e troppo vuota
ma non c'è morale che m'importi di afferrare
e benché i conti tornino tutti
io invece no, neppure vaga

Voltarmi indietro per riacciuffarmi
sarebbe un torcicollo
quindi procederò a folle in pianura 
senza risparmiarmi: 
via crucis tra un me ne frego
e un colpo della strega
ma dopo però

Adesso riposo 
in piedi come un cavallo
dentro un cerchio assolato
poco più in carne di me
tanto che se uno starnuto 
giungesse improvviso
perderei l'equilibrio 
e la lingua s'incollerebbe
al ghiaccio circostante

Ghiaccio e taccio
ghiaccio color di vetro
attraverso cui osservare
riferimenti impliciti
e se per ipotesi vedessi piovere
sarebbero lacrime, quelle lacrime

e se si alzasse il vento
sentirei una porta, quella porta
sbattuta in faccia all'amore

Se infine alitassi al cielo 
esso parrebbe quello specchio che non rifletteva
e perché, ancora non l'ho capito.