Tutti dormono

Io, poi, sono poco propenso
a incontrare il maleodorante
alito di poeti che mangiano
sano, già lo vedo nelle loro
foto da antidoping, a stento
sorridono quei denti bianchi
resi aguzzi dalle ore passate
a cercare parole da abbinare
al vestito adatto alla serata.
Potrei indossare mascherine
e fare uno sforzo, predicare
lo zinco e un dio santificato
o forse solamente sanificato
a priori, lavarmi le mani prima
di ascoltare il rancido appello
di futuri talenti già bolliti, (ar)
resi somiglianti a trite emozioni
e deportare le immagini oltre
gli applausi ai relatori boriosi
imitati dalla infinita stima che
non posso dire di avere per me.
Resto in casa a respirare libri
privi di rancore, gelosia, invidia
mattutina, e mi piace dormire
nel mio tugurio di competenti
paranoie, asceta delle surreali
foto ricordo, già dimenticate.