Vi penso parte prima

Sono pazzo 
Sono folle
Sono strano
Sono fuori
Non sono apposto
Sono fuori posto
Mi concedo il lusso di lasciarti il resto
Di guardarti mentre abbassi gli occhi per disprezzo
Non sono niente da nessuna parte
Disprezzo si ma per te stesso, dimenticavo questo.
Ti guardi attorno ogni tanto? Sì, certo
La tua vita è circondata di follia, sei vivo per questo difetto, malattia.
Un'ossessione che vi resta a guardare, iene, mentre dividete il pasto
una caraogna,quella che vi ho lasciato io, ragionata follia.
E scrivo questo ma me ne pento e lo scrivo male, mi concedo il lusso di sbagliare,si anche questo.
Mi concedo il lusso di non pensare adesso.
E vi condanno a vivere 
E vi condanno a leggere
E vi condanno alla libertà di scegliere 
La vostra pena i momenti felici 
La vostra pena la speranza
La vostra pena la fiducia nel prossimo
La vostra pena le parole che non trovo i concetti che non riesco a spiegare le parole che non posso scrivere e resto immobile in questo buco davanti al mare senza regole 
Io il buco umido e il mare
Vi penso tanto
Vi pensa il pazzo
Un cervello bruciato vi pensa tanto
Fortunato io
Che non sono al mio posto