Vorrei asciugare una lacrima almeno (dedicata ai bambini di Aleppo)

Vorrei asciugare una lacrima almeno
far sibilare in cielo sola chiave
di libertà da quel lucchetto osceno
di fantasia e d’innocenza, schiave

dell’agonia dell’arsa terra d’odio.
Le grida d’arti mutilati e il sangue
negli occhi tristi straziano sul podio
mentre divelto asfalto intorno langue.

Angeli vivi dalle guance lorde
tra spettri di memoria dentro il greppo
in distonia d’albori porta il passo

con danza macabra dall’eco in basso
e il fiato di bombarde dentro Aleppo
setacciano speranza sulle corde.